In Italia - come in gran parte dell'Europa - la qualità dell'acqua di rete è regolamentata da apposite leggi, che ne garantiscono la potabilità rendendola di fatto sicura e adatta al consumo umanno.
Nonostante ciò la scelta di molti ricade comunque sull'acqua in bottiglia, che prima di arrivare sugli scaffali dei supermercati deve essere imbottigliata e ovviamente trasportata, un'operazione che si stima costi circa 5 litri d'acqua, 320 grammi di petrolio e 80 gr di carbone per ogni litro d'acqua confezionato e consegnato al rivenditore.
Un costo che per il pianeta si traduce in emissioni dannose e dispersione di materiali plastici nell'ambiente.

Questa abitudine di consumo, non particolarmente giustificata sia dal punto di vista ecologico che da quello pratico (si pensi al peso e all'ingombro dei cestelli), trova per lo più spiegazione nelle qualità organolettiche dell'acqua erogata dall'acquedotto.
L'acqua di rete deve essere trattata a monte della rete di approvvigionamento per poter arrivare al nostro rubinetto sicura e potabile, di questo processo tuttavia restano tracce ancora percepibili al palato, nella maggior parte dei casi sapore di cloro.
In sintesi: l'acqua del rubinetto è sicura ma non gradevole.

Gli erogatori GWS R&D nascono allo scopo di promuovere uno stile di consumo dell'acqua sostenibile, senza costringere l'utente finale a privarsi del piacere di bere senza retrogusti sgradevoli.
I nostri erogatori infatti operano con collegamento diretto alla rete idrica, migliorando le qualità organolettiche dell'acqua per garantire qualità e sicurezza direttamente dal rubinetto o dall'erogatore stesso, in caso di soluzioni soprabanco.

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